I Fuochi di San Giuseppe
Ultima modifica 17 marzo 2024
Le notti fra il 18 e il 19, (San Giuseppe), e fra il 24 e 25, (l’Annunciazione) del mese di marzo, dopo l’ora del tramonto, centinaia di falò, “al fugaroini”, si accendono. È l’antico rituale purificatorio e propiziatorio del fuoco nella ricorrenza dell’equinozio che segna l’inizio della primavera astrale diffuso in gran parte della Romagna. I bambini, a gruppi, nei giorni precedenti raccolgono e ammucchiano tutto ciò che è buono da bruciare. La notte della vigilia esplodono i colpi dei petardi e le schioppettate dei cacciatori. Qualcuno accende ancora i lumini sulle soglie delle finestre. In questa notte, mentre il fuoco incanta e l’odore del fumo pervade ogni cosa, si rinnovano le atmosfere dell’infanzia e i gesti e simboli di un universo magico. Per tutti è un gioco irresistibile saltare sui carboni.
Focarina al mare, Nerio Zanzini, 2006Focarina al mare, Nerio Zanzini, 2006Focarina, Fulvio Cesari, 2015
Focarina al mare, Nerio Zanzini, 2006Focarina al mare, Nerio Zanzini, 2006Focarina, Fulvio Cesari, 2015
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