Bellaria Centro e Borgata Vecchia
Ultima modifica 20 marzo 2024
Borgata Vecchia
Il nucleo della Borgata Vecchia nacque in epoca medievale come stazione di posta lungo la via Romea, sull’attraversamento dell’Uso. Alla fine dell’Ottocento, sulla cartografia, era ancora nominata Borgo Osteria e ospitava locande, botteghe artigiane, fabbri ferrai, che oltre a fabbricare attrezzi per la pesca e per il lavoro agricolo provvedevano alla ferratura dei cavalli. Il luogo, oggi identificabile nella via Romea e nella prima parte dell’intersezione lato mare di via Ionio, costituì il nucleo “urbanizzato” da cui si diramarono le appendici portuali e balneari della moderna Bellaria.
Il nucleo della Borgata Vecchia nacque in epoca medievale come stazione di posta lungo la via Romea, sull’attraversamento dell’Uso. Alla fine dell’Ottocento, sulla cartografia, era ancora nominata Borgo Osteria e ospitava locande, botteghe artigiane, fabbri ferrai, che oltre a fabbricare attrezzi per la pesca e per il lavoro agricolo provvedevano alla ferratura dei cavalli. Il luogo, oggi identificabile nella via Romea e nella prima parte dell’intersezione lato mare di via Ionio, costituì il nucleo “urbanizzato” da cui si diramarono le appendici portuali e balneari della moderna Bellaria.
Borgata Vecchia, cartolina, primi del '900, Archivio Laboratorio di documentazione e ricerca sociale
Borgata Vecchia
La Borgata Vecchia visse un periodo di decadenza negli anni del boom turistico ed edificatorio, durante il quale furono valorizzate le aree di interesse turistico lungo la costa; fu rivalutata a partire dai primi anni ’90 grazie a numerosi interventi strutturali e di arredo, e alla nascita di importanti manifestazioni che hanno teso a caratterizzarla quale luogo di incontro e di intrattenimento.
Nel 1993, infatti, è nata “La Borgata che danza. Festival di strada di musiche della tradizione orale”, dedicato alle antiche forme di musica popolare”; a seguire si organizzarono altre manifestazioni quali la rassegna concertistica “Giro d’estate nella Borgata Vecchia” e il “Palio dei Saraceni”. Nel 1994 furono realizzati i primi dipinti murali sugli edifici, ad essi, nel 2018, si sono aggiunte nuove opere pittoriche e scultoree che hanno accresciuto l’interesse del luogo.
Nel 1993, infatti, è nata “La Borgata che danza. Festival di strada di musiche della tradizione orale”, dedicato alle antiche forme di musica popolare”; a seguire si organizzarono altre manifestazioni quali la rassegna concertistica “Giro d’estate nella Borgata Vecchia” e il “Palio dei Saraceni”. Nel 1994 furono realizzati i primi dipinti murali sugli edifici, ad essi, nel 2018, si sono aggiunte nuove opere pittoriche e scultoree che hanno accresciuto l’interesse del luogo.
Bellaria centro
La zona centrale di Bellaria, costituita attorno a Piazza Giacomo Matteotti, e alle vie Ionio, Torre e Adriatico, prese forma negli anni attorno alla Prima Guerra Mondiale con la creazione del tracciato del “Viale della Stazione”, poi intitolato a Paolo Guidi, (un giovane caduto nella Grande Guerra), che collega la piazza alla Stazione ferroviaria. Attorno alla Piazza e nei primi tratti delle adiacenti Vie Torre e Adriatico, sono cresciuti gli spazi naturali della vita sociale e di aggregazione della vita cittadina.
La zona centrale di Bellaria, costituita attorno a Piazza Giacomo Matteotti, e alle vie Ionio, Torre e Adriatico, prese forma negli anni attorno alla Prima Guerra Mondiale con la creazione del tracciato del “Viale della Stazione”, poi intitolato a Paolo Guidi, (un giovane caduto nella Grande Guerra), che collega la piazza alla Stazione ferroviaria. Attorno alla Piazza e nei primi tratti delle adiacenti Vie Torre e Adriatico, sono cresciuti gli spazi naturali della vita sociale e di aggregazione della vita cittadina.
Nel secondo dopoguerra la rete degli esercizi commerciali prese a svilupparsi nel restante tratto del Viale in direzione della nuova Chiesa cittadina del Sacro Cuore, ultimata nel 1936, e del primo Municipio inaugurato nel 1956 negli spazi di una scuola elementare del 1930, oggi sede della Biblioteca “Alfredo Panzini”. Successivamente, con il boom turistico degli anni ’60, l’area commerciale si estese senza soluzione di continuità fino alla Stazione ferroviaria.
Della fase di espansione commerciale rimangono attivi alcuni esercizi che dopo svariati decenni dall’inizio attività è giusto definire “storici”. Fra questi si annoverano la Gelateria “Nuovo Fiore” (Ex Caffè Iris dei primi del ‘900), il Gran Bar (1954), il “Bar La Nuova Stazione” (1955), il Cinema Teatro Astra (1965-66).
Un momento di trasformazione radicale di questa zona si è avuto nel 1986 con la realizzazione di un’importante opera di arredo urbano, “L’Isola dei Platani”, che ha ridisegnato l’assetto della città, chiudendo l’intera area al traffico, arricchendola di verde e di aiuole dove passeggiare in tranquillità. I suoi punti terminali sono la Stazione ferroviaria e Piazza Matteotti.
Isola dei Platani, Silvio Canini, 2000
Isola dei Platani, Silvio Canini,2000
L’Isola dei Platani oggi si caratterizza come un vero e proprio “centro commerciale naturale” in grado non solo di fare progredire le imprese commerciali e di offrire alla clientela beni e servizi di qualità, ma anche e soprattutto di salvaguardare l’identità storico-culturale della città. Vi sono alcuni importanti edifici sede di attività culturali:
- il Cinema Teatro Astra che ospita rassegne teatrali e cinematografiche, fra cui il Bellaria Film festival, ed inoltre conferenze, concerti;
- La Biblioteca comunale “Alfredo Panzini” che organizza numerose attività di promozione alla lettura per amanti del libro di ogni età;
- Il Museo delle Radio d’Epoca, presso la Stazione ferroviaria il cui impianto originario risale al 1885.
- il Cinema Teatro Astra che ospita rassegne teatrali e cinematografiche, fra cui il Bellaria Film festival, ed inoltre conferenze, concerti;
- La Biblioteca comunale “Alfredo Panzini” che organizza numerose attività di promozione alla lettura per amanti del libro di ogni età;
- Il Museo delle Radio d’Epoca, presso la Stazione ferroviaria il cui impianto originario risale al 1885.
Negli spazi esterni durante il corso dell’anno si svolgono numerose fiere e mercati.
Dalla Stazione Ferroviaria, proseguendo in via Perugia lungo il tratto ferroviario, in circa dieci minuti si arriva al Museo e parco culturale “La Casa Rossa di Alfredo Panzini”.
A pochi minuti dalla Piazza Matteotti si raggiungono:
- La Torre Saracena del XVII secolo, oggi sede del Museo delle conchiglie e di mostre temporanee, con attorno un parco attrezzato per eventi estivi;
- La Vecchia Pescheria, del 1924, che ha mantenuta intatta la struttura originaria e nel periodo estivo ospita mercatini, mostre, intrattenimenti.
Vedi pubblicazioni su Bellaria Igea Marina
Info
Servizio Beni e Attivita' Culturali, Politiche Giovanili e Sport
Sede Biblioteca A. Panzini - Primo Piano
Viale Paolo Guidi, 108 – 47814 Bellaria Igea Marina
Apertura al pubblico:
dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00, giovedì dalle 10.00 alle 17.00
Telefono: 0541.343747 - 0541 343746
Email: a.montanari@comune.bellaria-igea-marina.rn.it
Email: g.gori@comune.bellaria-igea-marina.rn.it
Dalla Stazione Ferroviaria, proseguendo in via Perugia lungo il tratto ferroviario, in circa dieci minuti si arriva al Museo e parco culturale “La Casa Rossa di Alfredo Panzini”.
A pochi minuti dalla Piazza Matteotti si raggiungono:
- La Torre Saracena del XVII secolo, oggi sede del Museo delle conchiglie e di mostre temporanee, con attorno un parco attrezzato per eventi estivi;
- La Vecchia Pescheria, del 1924, che ha mantenuta intatta la struttura originaria e nel periodo estivo ospita mercatini, mostre, intrattenimenti.
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Servizio Beni e Attivita' Culturali, Politiche Giovanili e Sport
Sede Biblioteca A. Panzini - Primo Piano
Viale Paolo Guidi, 108 – 47814 Bellaria Igea Marina
Apertura al pubblico:
dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00, giovedì dalle 10.00 alle 17.00
Telefono: 0541.343747 - 0541 343746
Email: a.montanari@comune.bellaria-igea-marina.rn.it
Email: g.gori@comune.bellaria-igea-marina.rn.it